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    Antologia della critica    
   

50 anni di pittura

Dire di Paolo Lapi in poche righe è impossibile... ma oggi per me è possibile affermare di essere stato fortunato a conoscerlo anni fa, e onorato sia per la sua considerazione, sia per averne potuto trattare - in alcuni casi, anche recenti - quella parte artistica che, cucita e unita sulla pelle e sull'animo e nella mente, ne esprime la piena versatilità.
Altri hanno già valutato il suo iter comprensivo dell'analisi del proprio tempo, come da un accostamento tale dell'identità culturale e di quella sensibile - cosa non certo facile a trovarsi - sì da collocarlo nella nostra storia dell'arte.
La storia, infatti, è composta non solo di passato, vale a dire del trascorso, ma anche di un procedimento espressivo contemporaneo coincidente col fare, col dare e col donare. Paolo Lapi è un generoso, questo lo sappiamo, ma ora mi riferisco alla qualità, al contenuto artistico espresso sia nella pittura e nella grafica, nella scultura come nella poesia.
Ebbene, la recentissima opera scultorea fatta appositamente per la comunità di Calcinaia - destinata alla pubblica fruizione e perciò di tutti - dice di un uomo che con profonda onestà intellettuale ha detto di sé e degli altri, ma non s'è abbeverato a fonti virtuali, bensì, con scelta coraggiosa e autonoma, ha scritto più pagine legandosi a giorni lucenti e melodiosi, tragici e duri, locali e internazionali.
L'acqua del fiume che è andata (e va ancora...) verso valle è passata sotto più ponti: ha attraversato spazi verdi e d'altre cromie ha osservato la gente di piccoli paesi e di medie città, di metropoli...
Eccola affluire nel grande mare non tanto per perdersi giungendo alla meta, bensì per consegnare qualcosa che poi, per altra via, tornerà indietro riformandosi e compattandosi.
L'Artista è ostaggio dell'eternità e del tempo e quindi la scultura di Lapi è ben ferma, a indicarci molte cose.
Essere, stare, andare oltre... la massa lapiana, verticale e forte, ci rammenta che "La vita è sempre azioni d'amore", giacché tutto, in Arte, tende sia a sondare il mistero, sia a spargere i giusti semi per il buon frutto.
La stele, in definitiva, è l'Uomo stesso che si eleva per affermare altruistica-mente l'importanza della conoscenza e della fraternità.

Dott. Ludovico Gierut
Critico d'arte
   
   
Per informazioni inviate una email a info@paololapi.it